
La Gonorrea
La gonorrea (o blenorragia) è una malattia sessualmente trasmissibile causata dal batterio denominato Neisseria gonorrhoeae e, volgarmente detta scolo, proprio per i sintomi che porta tra cui le perdite uretrali.
La storia della gonorrea ha radici antichissime, i primi cenni della malattia risalgono ad alcuni scritti del 1161 da parte del Parlamento inglese ove, con una nuova legge, si voleva porre un freno alla pericolosa malattia bruciante1; non vi sono dubbi, tuttavia, sul fatto che fosse sicuramente presente da molto più tempo.
Anche durante le due guerre mondiali era diffusissima, soprattutto tra i soldati, a causa dello stile di vita e della promiscuità a cui andavano incontro.
Tornando ad oggi si stima che ogni anno vi siano più di 88 milioni di persone che contraggono la gonorrea e circa 2000 di loro periscano2. Questa malattia infatti, se non curata, può avere complicazioni anche molto gravi.
Come avviene il contagio

Il contagio avviene per contatto diretto sia con il sesso penetrativo (sia vaginale che anale) sia con il sesso orale.
Dopo un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 14 giorni (generalmente una settimana) si possono avere sintomi iniziali quali bruciore, dolore, prurito. In base alla sede anatomica colpita i sintomi potranno essere diversi, ma il segno più classico è la fuoriuscita di materiale biancastro dall’uretra (uretrite gonococcica).
In caso di infezione orale si può sperimentare mal di gola e ingrossamento dei linfonodi del collo.
Le conseguenze della gonorrea
Se la gonorrea viene trascurata si possono avere complicanze anche gravi: è il caso della malattia infiammatoria pelvica (PID) che può portare a sterilità nelle donne; negli uomini, invece, infiammazione a livello dei testicoli (epididimite) fino ad arrivare, sebbene raramente, ad interessamento cardiaco (endocarditi) o del sistema nervoso centrale (meningite).
La diagnosi, oltre che con la visita clinica, è confermata dalla ricerca tramite test molecolare PCR sul tampone uretrale, anale o faringeo (praticamente lo stesso metodo usato per il test del SARS-COV2).
Trattamento e cura
Trattandosi di un batterio la N. gonorrhoeae risponde generalmente bene agli antibiotici della classe delle cefalosporine e dei macrolidi. Tuttavia, negli ultimi anni stiamo assistendo all’emergenza di alcuni ceppi resistenti ad alcuni antibiotici; pertanto, si preferisce fare una terapia di associazione di due antibiotici diversi.
Prevenzione
Dal punto di vista della prevenzione ancora una volta il nostro miglior alleato è il preservativo che se indossato ed usato correttamente (anche durante il sesso orale) ci protegge dal contagio.
Altre buone norme per prevenire questa e molte altre infezioni sessualmente trasmissibili sono:
- evitare di avere più partner sessuali contemporaneamente;
- sottoporsi con regolarità a test di screening per MST (in molti centri in Italia possono essere effettuati gratuitamente e in anonimato);
- evitare comportamenti sessuali a rischio.
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1W Sanger. History of Prostitution. NY, Harper, 1910.
2 Kirkcaldy, R. D.; Weston, E.; Segurado, A. C.; Hughes, G. (September 2019). “Epidemiology of Gonorrhea: A Global Perspective”. Sex Health. United States National Library of Medicine. 16 (5): 401–411.