Come arrivare all’Orgasmo Femminile

Il 22 dicembre sarà la Giornata Mondiale dell’Orgasmo; una giornata che vale la pena festeggiare! Da soli o in compagnia non importa. Per questo motivo dedicherò il mese di Dicembre all’Orgasmo. Oggi parliamo di orgasmo femminile.

Esploreremo le differenze e uguaglianze tra quello maschile e quello femminile, nella speranza che tutti noi possiamo avere più orgasmi possibili 🤪

Partiremo dal punto di vista fisiologico, per arrivare poi a capire cos’è, come avviene e come ottenere un Orgasmo… che, possiamo pure fingere che non sia la parte più importante in un rapporto sessuale, ma quando manca si sente la differenza.

La risposta sessuale

In termini tecnici si parla di Risposta sessuale maschile o femminile, in quanto si considera tutto l’atto sessuale con le sue fasi; non si considera, quindi, la singola fase dell’orgasmo, che è solo uno scalino all’interno di un qualcosa di più grande.

Al momento, il DSM-V riconosce quattro fasi di risposta sessuale, sia nell’uomo che nella donna: 

  1. Desiderio
  2. Eccitazione
  3. Orgasmo
  4. Risoluzione

Immaginate queste quattro fasi come una scalinata: non si può arrivare allo scalino successivo se non si ha superato quello precedente.

Da questo momento ci concentriamo sulla risposta sessuale femminile; se siete curiosi di scoprire anche come si arriva all’orgasmo maschile, la scorsa settimana abbiamo parlato della risposta sessuale maschile.

Desiderio

Il Desiderio, anche per la donna, è alla base di ogni rapporto sessuale; è l’evoluzione di una fantasia. Quest’ultima può rimanere solo ipotetica nella nostra mente, oppure evolversi e mettere in atto quella fantasia.

In questa fase non ci sono indici fisiologici; il che vuol dire che a livello fisico non c’è nulla che possa far capire che tu stai avendo un determinato desiderio o pensiero.

Quindi si, l’immaginazione erotica è sempre lecita. Quello che può far capire il nostro stato fisico è la fase successiva, ossia l’eccitazione.

Questa è l’unica fase in cui uomo e donna sono quasi del tutto simili. Il desiderio non ha sesso, ma può essere parecchio condizionato da dogmi sociali, culturali, morali, luogo in cui si nasce/cresce e luogo in cui si vive. Un desiderio debole, andrà ad influire anche sugli altri gradini della scala, che quindi, saranno meno solidi.

Eccitazione

Pensiero comune è che non si capisca quando una donna è eccitata; niente di più falso! Bisogna solo avere un po’ di spirito di osservazione e cogliere i segnali.

Nella donna, gli indici fisiologici che ci fanno capire il suo stato, sono un aumento della pressione che causa dell’arrossamento della pelle, soprattutto nella zona del collo e del petto. Altri segnali esterni e di più facile visione, sono l’irrigidimento dei capezzoli e un aumento del volume del seno.

Passando alla zona genitale, abbiamo le piccole e grandi labbra, che si irrorano di sangue, si gonfiano e diventano più scure.

Anche la clitoride si riempie di sangue, si ingrossa e si indurisce, esattamente come fa il pene. A quel punto anche la vagina, che è il canale interno, si lubrifica – lasciandone fuoriuscire una parte anche dall’ostio vaginale – l’utero risale verso gli altri organi, lasciando più spazio alla vagina che si prepara ad accogliere.

organo genitale femminile esterno
organo genitale femminile interno

Orgasmo

L’orgasmo femminile, a differenza di quello maschile, è sempre circondato da un aura di mistero; per qualcuno è come la balena bianca, per altri è praticamente un unicorno.

A livello fisico non sono altro che una contrazioni dei muscoli della vagina, dell’utero e dello sfintere; possono durano fino a 30 secondi.

Ogni donna prova sensazioni diverse; e ha bisogno di essere stimolata in modo diverso per raggiungere l’orgasmo. L’unica sfida è capire quale sia il modo giusto; ma in questo la donna in questione può essere di grande aiuto se si conosce abbastanza attraverso la masturbazione e/o precedenti rapporti.

Molte delle difficoltà nell’orgasmo femminile sono anche il diverso approccio con cui si affronta la questione. Culturalmente si è meno portate a masturbarsi per vari fattori: socio-culturali e fisici (vulva e vagina sono un po’ più nascoste rispetto al pene maschile).

Risoluzione

Anche in questo caso iniziamo la discesa della scala: avuto l’orgasmo (o gli orgasmi) – una donna, infatti, può averne anche diversi all’interno dello stesso rapporto sessuale– inizia la distensione dei muscoli; i genitali e parti del corpo che si erano gonfiate per l’eccitazione tornano allo stato naturale.

Questo è un momento di relax e va goduto fino in fondo; quando è possibile, cercate di non alzarvi subito o mettervi a fare altro, godendovi così, la sensazione di distensione totale di tutti i muscoli del corpo.

La donna, a differenza dell’uomo, non ha bisogno di tempi di pausa (periodo refrattario dell’uomo) per riprendersi e, se il contesto lo permette, può anche ricominciare subito; tuttavia, può accadere che una donna sia particolarmente sensibile dopo l’orgasmo e non gradisca essere toccata per un certo lasso di tempo.

Grazie per aver letto fino a qui! non perderti l’appuntamento con l’articolo della prossima settimana dove, in onore della Giornata Mondiale dell’Orgasmo, approfondiremo il tema sia per quello maschile che per quello femminile. Ti invito a iscriverti alla newsletter e a seguire LisaSaySex sui social per non perdere i prossimi post, baci!

Ciao a tutti io sono Lisa e sono un educatrice e consulente sessuale, o come mi piace definirmi "Sex Blogger". Mi piace parlare di sesso, psiche e relazioni in maniera libera e serena. Parlare di sesso non è mai stato così facile.