
La storia del preservativo
La storia dei preservativi ha radici molto antiche di quel che pensiamo: fin dall’antichità l’essere umano ha cercato un modo per controllare le nascite. Nonostante l’opposizione di alcuni devoti alla chiesa – ma anche del mondo accademico e medico/scientifico – che lo vedevano come un gesto immorale, i preservativi hanno preso sempre più piede nel mercato del mondo occidentale.

Dall’antichità ad oggi
Si dice che addirittura gli Egizi, i Romani e i Greci (benché non ci siano prove certe a documentarlo) furono tra i primi ad utilizzare profilattici realizzati, con le viscere degli animali.

Tuttavia, è convinzione diffusa che i veri inventori del preservativo siano stati i cinesi del 1000 a.C. Essi usavano a scopo antifecondativo fogli di carta oleata, opportunamente sagomati.
I giapponesi ricorrevano, invece, a cilindri di cuoio e scaglie di tartaruga rese flessibili per mezzo di soluzioni alcaline.
La storia del preservativo a questo punto subisce un’interruzione; durante il medioevo la chiesa ostacolò molto l’uso e, le notizie a suo riguardo, quasi scompaiono per riapparire qualche secolo dopo durante l’illuminato rinascimento.

La prima prova documentata sull’uso del preservativo maschile fu nel 1564 e risale all’anatomista italiano Gabriello Falloppio. Egli utilizzò un profilattico di lino, fatto a misura del glande, ideato per la protezione contro la sifilide. Falloppio lo provò su circa 1100 uomini, riferendo che nessuno di loro rimase infettato da tale malattia.
Nel XVIII secolo erano già disponibili in una varietà di qualità e di dimensioni, realizzati sia con lino trattato con sostanze chimiche, o “pelli” (vescica o intestino ammorbidito dal trattamento con zolfo e liscivia).
Venivano venduti nei pub, nei negozi di parrucchiere, nelle botteghe dei chimici, nei mercati all’aperto e all’interno dei teatri in tutta l’Europa fino all’impero russo.
Il preservativo di gomma

I procedimento di vulcanizzazione della gomma è stato inventato dal chimico Charles Goodyear (si quello dei pneumatici) nel 1839 e venne brevettato cinque anni più tardi. Il primo profilattico di gomma è stato prodotto poi nel 1855 e, verso la fine degli anni cinquanta, alcune tra le più importanti compagnie della gomma stavano già producendo in massa, tra le altre cose, anche i profilattici.
Uno dei vantaggi principali del profilattico gommato era la possibilità di riutilizzarlo, rendendoli così lungo termine una scelta più economica rispetto ai precedenti tipi.
Venivano realizzati avvolgendo strisce di gomma grezza a forma di pene. Immergevano poi gli involucri in una soluzione chimica per conservare in buono stato la gomma.
I primi profilattici gommati coprivano solo il glande e dovevano essere creati su misura, quindi un medico, come un buon sarto, doveva misurare ogni uomo e ordinare le dimensioni corrette.
Anche con le misurazioni mediche tuttavia i profilattici tendevano a sfilarsi durante l’uso. I produttori di gomma scoprirono rapidamente che avrebbero potuto vendere un maggior numero di dispositivi fabbricando un profilattico di dimensioni pari a quello dell’intero pene, per essere poi venduto nelle farmacie.
Prima dell’introduzione della pillola anticoncezionale, i preservativi erano il metodo più popolare di controllo della nascita nel mondo occidentale.
Il preservativo divenne illegale
La distribuzione dei profilattici negli Stati Uniti è stata inizialmente limitata delle cosiddette “leggi Comstock”, comprendenti un atto federale che vietava l’invio di informazioni contraccettive (fatto approvare nel 1873), nonché leggi statali che vietavano la fabbricazione e la vendita di profilattici in ben trenta tra gli stati federati degli Stati Uniti d’America.
In Irlanda l’Indecent Advertisements Act del 1889 rese del tutto illegale la pubblicità dei profilattici, anche se la loro fabbricazione e vendita rimasero legali.
I contraccettivi erano illegali sia nel Regno d’Italia sia nell’impero tedesco per tutto il corso del XIX secolo, ma i profilattici vennero ammessi come misura preventiva contro le malattie.
Punizione divina
I profilattici inizialmente non sono stati promossi per la prevenzione delle malattie; la comunità medica e i guardiani morali consideravano che le malattie veneree erano delle punizioni per un cattivo comportamento sessuale. Lo stigma sulle vittime di queste malattie era così grande che molti ospedali rifiutarono di trattare persone che avevano la sifilide.
Nel corso degli anni venti, fortunatamente le cose cambiarono. Venne avviata una tecnica sempre più massiccia di marketing per molti articoli di consumo, compresi i profilattici e le sigarette. Iniziarono ad essere pubblicamente e legalmente venduti agli americani per la prima volta dopo 45 anni. I test di qualità diventarono più frequenti e comportavano il riempimento di ogni profilattico con aria seguito da uno dei diversi metodi per rilevare la perdita di pressione.
La rivoluzione del lattice
Il lattice (dal latino latex = liquido) è stato inventato nel 1920 e fu la grande rivoluzione per quanto riguarda la realizzazione dei preservativi.

I profilattici in lattice presero subito largo piede tra i consumatori. Richiedevano meno manodopera nella produzione rispetto a quelli gommati; erano più resistenti e sottili e avevano una durata di conservazione maggiore (fino a 5 anni).

La Youngs Rubber Company colse l’occasione e, nel 1929, fu la prima azienda a produrre un preservativo in lattice, una versione migliorata del loro marchio Trojan.

Un’altra grande compagnia che sfruttò il lattice è la London Rubber Compagny, conosciuta oggi come Durex. Divenne il primo produttore europeo di profilattici in lattice sotto il marchio Durex; creò successivamente, nel 1957, il primo preservativo con lubrificante ed è il primo marchio a sviluppare e utilizzare test elettronici sui preservativi.
La catena di montaggio
Ci furono importanti progressi anche sulla via dell’automazione della catena di montaggio dei profilattici. Fred Killian brevettò la prima linea completamente automatizzata nel 1930 e la installò nel suo stabilimento di produzione ad Akron (Ohio). Killian ha pagato 20.000$ per il suo sistema di trasporto, tanto quanto due milioni attuali. Le catene automatizzate permettevano di ridurre drasticamente i prezzi dei profilattici.
Alla fine degli anni ’50 si scoprì un’altro importante metodo anticoncezionale: la pillola; diventata presto il metodo più diffuso al mondo di controllo delle nascite negli anni successivi al suo debutto; tuttavia il profilattico è rimasto fortemente ancorato al secondo posto, e spesso i due metodi vengono accoppiati per una maggior sicurezza.
Il preservativo oggi

Nonostante la sua lunga storia, con alti e bassi di ogni tipo, oggi l’uso del preservativo è caldamente raccomandato e pubblicizzato. Lo si può acquistare praticamente ovunque e senza vergogna.
Ne esistono di ogni forma, dimensione e colore. Ci sono materiali diversi dal lattice, per chi non può usarlo, e possono aiutare se ci sono problemi di sensibilità, sia nell’uomo che nella donna.
Se non sai come usare e scegliere il preservativo ti consiglio il mio articolo Il preservativo maschile.
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